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Attività didattiche e formative

L’impostazione di Studium nell’ambito della didattica e della formazione attinge alle più recenti scoperte in campo storico ed archeologico e si fonda sulle moderne tecniche di trasmissione del sapere, che prevedono di veicolare le nozioni attraverso spunti di evasione, che facilitino e stimolino i meccanismi della memoria pur nel rigoroso rispetto della correttezza scientifica dei dati.
L’attività di Studium si rivolge a:
Studenti di ogni ordine e grado. Oltre al progetto “Esplorare il Passato”, realizzato nelle scuole primarie e secondarie, è attiva una convenzione con l’Università degli Studi di Torino, che consente la realizzazione di stage formativi con acquisizione di crediti universitari.
Adulti interessati all’Archeologia ed alla Storia per i quali si rimanda sia al progetto “Esplorare il Passato” sia alla sezione Turismo
Guide Turistiche o Associazioni di Volontari.
Professionisti operanti direttamente o indirettamente in campo archeologico


ESPLORARE IL PASSATO
Il progetto “Esplorare il Passato” è stato elaborato in seguito a numerose esperienze didattiche svoltesi sia in scuole di vario ordine e grado, sia all’interno delle strutture museali, sia infine nelle aree archeologiche e nei contesti storici dei centri urbani.

Esso mira a consentire una comprensione più profonda e più diretta del Mondo Antico nei suoi vari aspetti, eliminando quel distacco che talora ne caratterizza l’approccio. Le lezioni, i laboratori o le escursioni sono realizzate non da semplici guide ma da specialisti che spesso hanno direttamente condotto specifiche ricerche sui temi trattati e che sono pertanto in grado di fornire le informazioni più aggiornate sullo stato degli studi. Ciò consente di impostare le attività in modo del tutto innovativo, evitando la classica lezione, puntando invece al coinvolgimento e all’interazione attraverso stimoli che inducano i partecipanti a proporre essi stessi soluzioni alle problematiche suggerite.
Le nostre iniziative consentono di calare i partecipanti dentro il mondo antico, in modo da poter vivere in prima persona quella realtà. Per questo motivo la lezione in classe è realizzata sotto forma di laboratorio (manuale o virtuale), a cui accostare eventualmente una escursione o un’altra attività che consentano di “toccare” il Passato o di poterlo individuare e leggere sul territorio.
L’attività si rivolge indistintamente agli studenti di ogni ordine e grado così come agli adulti, poiché ciascuna lezione viene calibrata, nei contenuti e nelle forme dei comunicazione, sulla base dei suoi destinatari.
E’ inoltre possibile concordare lezioni più mirate e specifiche o particolari itinerari di visita, elaborati sulla base degli interessi o delle esigenze di ciascun gruppo o classe.

I percorsi didattici sono elaborati accuratamente, tenendo conto sia dei programmi ministeriali sia degli aspetti ludici e di svago in modo da evitare momenti di noia e perdite di concentrazione. Inoltre le escursioni sono strutturate in maniera da permettere un regolare svolgimento anche in condizioni di maltempo.

I Laboratori

● Come lavora l’archeologo? [foto 1]
E’ vero che lavora solo con spazzole e pennellini? Che va alla ricerca delle città perdute? E soprattutto perché?
Un viaggio nel mondo dell’archeologia, dei suoi segreti ma specialmente dei suoi strumenti e delle sue tecniche di ricerca. Il laboratorio, attraverso una panoramica generale della realtà del mondo archeologico nei suoi vari aspetti, rivela la vera natura dell’archeologia come scienza storica che spesso offre una nuova chiave di lettura del mondo antico.
Mediante la realizzazione di uno scavo stratigrafico si giunge alla messa in luce di oggetti riprodotti fedelmente da archeologi sperimentalisti, operando rilievi, misurazioni e compilando schede descrittive degli strati e dei reperti rinvenuti. Questi ultimi verranno inoltre ricostruiti secondo i moderni principi del restauro.

● Come si viveva nella Preistoria? [foto 2]
Alla scoperta del mondo raffigurato dagli stessi uomini della preistoria nelle grotte dipinte.
Il laboratorio illustra la vita nella preistoria, focalizzandosi sul passaggio dal Paleolitico al Neolitico. L’approfondimento consisterà in un’attività manuale da svolgere secondo le tecniche effettivamente utilizzate all’epoca: la pittura con l’uso delle mani o la decorazione di un tessuto con pintaderas e pigmenti naturali, ed eventualmente la realizzazione di una forma ceramica.
Abbinabile ad un’escursione a Ventimiglia e al museo dei Balzi Rossi; a Mendatica, sito di antica presenza neolitica; al museo didattico archeologico di Aquila d’Arroscia.

● Come era organizzata la città romana?[foto 3]
Un tuffo nella città antica per scoprire come fosse la vita, sia pubblica sia privata, dei Romani.
Il laboratorio descrive come si svolgesse la vita quotidiana nel mondo romano, focalizzando l’aspetto dell’organizzazione degli spazi all’interno e all’esterno della città. Esso comprende un’esercitazione pratica con l’uso della groma, lo strumento utilizzato dai Romani per le operazioni di topografia.
Abbinabile ad un’escursione alla città romana di Albintimilium o ad Albenga

● Come era il territorio nel Medioevo? [foto 4]
Alla ricerca delle tracce ancora visibili della città medievale, presenti in molti centri urbani moderni. Il laboratorio spiega i cambiamenti avvenuti nel corso del passaggio dall’Età Romana al Medioevo e illustra le caratteristiche degli insediamenti, della viabilità e dei commerci in quest’epoca. Può, a seconda delle esigenze, essere focalizzato sulla città, ma anche sul castello o sugli insediamenti rurali, e ed essere accompagnato ad una lettura dei dati cartografici antichi e al riscontro di tali dati nella realtà ancora esistente.
Abbinabile con un’escursione ad Albenga, a Ventimiglia Alta, al Parasio a Imperia, al castello dei Clavesana ad Andora o a Diano Castello

● L’alimentazione nel mondo antico [foto 5]
Attraverso l’analisi dei dati forniti dalle ricerche archeologiche vengono ricostruite le caratteristiche del cibo e dell’alimentazione antica, dalla preistoria al medioevo, con particolare riferimento al periodo storico in corso di studio da parte dei partecipanti.
Approfondimento specifico sull’ulivo, sul commercio dell’olio e sui suoi riflessi sulla cucina.
Abbinabile ad un’escursione al Museo Carli e all’Oliveto Garbella

● Cosmetici e profumi nel mondo antico [foto 6]
Dall’analisi dei cosmetici e dei profumi descritti dagli scrittori antichi all’esame delle ricette per realizzarli, attraverso gli aspetti religiosi, rituali, terapeutici e naturalmente estetici.
Verranno illustrate le antiche tecniche di produzione e, sulla base di esse, verrà realizzato un balsamo profumato.
Abbinabile con un’escursione ad Albintimilium e al suo antiquarium.

● Antropologia e Archeologia: l'uomo e la morte dall'epoca romana al medioevo [foto 7]
Un viaggio diacronico dall’età preistorica al mondo moderno, attraverso il mondo romano,l'avvento del cristianesimo, i cimiteri dentro ed intorno alle chiese e i cambiamenti apportati dalla legge napoleonica sui cimiteri. Laboratorio virtuale sulle tradizioni funerarie, ma anche sullo studio dei resti ossei, fino alla ricostruzione della vita nel mondo antico, dell’alimentazione, del lavoro, delle malattie.
Abbinabile con un’escursione lungo la via dei sepolcri ad Albenga o al Museo dei Balzi Rossi.

● La cura del corpo nell’antichità: la salute nelle erbe officinali[foto 8]
Antiche ricette, rimedi di medicina naturale, i segreti delle piante e dei frutti così come sono stati tramandati dai manoscritti e dalla tradizione monastica. Alcune di queste ricette verranno realizzate nel corso del laboratorio che consente di mettere in pratica in maniera divertente i saperi della scienza erboristica.
Abbinabile ad un’escursione a Cosio d’Arroscia, al sito museale “in Herbis Salus”

● Dalla cava alla posa in opera: l’arte di estrarre e lavorare la pietra [foto 9]
Dal marmo all’ardesia, passando attraverso i materiali lapidei principalmente utilizzati nel Ponente ligure. Un laboratorio che insegna a riconoscere vari tipi di pietre, i metodi di estrazione, gli strumenti per la lavorazione e la posa in opera finale dei manufatti.
Abbinabile con un’escursione a Cenova in un laboratorio di lavorazione della pietra

● Leggere e capire le immagini antiche: il mito e la vita quotidiana [foto 10]
Attraverso l’esame delle immagini raffigurate nelle pitture vascolari e parietali del mondo etrusco, greco e romano si rivive sia la quotidianità del mondo antico sia la rievocazione e la simbologia del mito, nei suoi diversi punti di vista.
Abbinabile con un’escursione ad Albintimilium e al suo antiquarium.

● I viaggi nel mondo antico [foto 11]
Gli itinerari, le strade, i ponti e i viaggi per mare: un percorso diacronico che permette di rivivere luoghi e forme degli spostamenti dei commercianti, dei pastori, dei militari e dei pellegrini.
Abbinabile con un’escursione Lungo la Via Iulia Augusta, a Mendatica, a Dolcedo o al Convento dei Domenicani a Taggia.

● L’Archeologia subacquea [foto 12]
Metodi di ricerca e peculiarità dell’archeologia subacquea esaminati attraverso un laboratorio virtuale, guidano alla scoperta del mondo antico preservatosi in un ambiente affascinante e suggestivo.
Abbinabile ad una visita al Muso Navale Romano di Albenga, dove è custodito il carico del primo relitto studiato dagli archeologi italiani.

 

Le escursioni
● Ventimiglia [foto 13]
Una città che consente di fare un viaggio nel passato attraverso tutte le epoche storiche.
Al Museo Preistorico dei Balzi Rossi e alle adiacenti Caverne si può rivivere il fascino della preistoria in uno dei più importati siti d’Europa .
L’antica Albintimilium rappresenta un vero e proprio tuffo nell’età romana, con il suo teatro e le terme ancora ben conservati e con l’antiquarium in cui è possibile osservare ricostruzioni e reperti provenienti dagli scavi.
Ventimiglia Alta riveste invece l’anima medievale della città, con la sua Cattedrale romanica e la chiesa di S. Michele
La Via Iulia Augusta, strada realizzata dall’imperatore Augusto nel 13-12 a.C. che giungeva fino al Rodano, consente di ripercorrere le tappe degli antichi romani in un suggestivo percorso che si snoda da Ventimiglia al Trofeo di Augusto a La Turbie.

● Albenga [foto 14]
Altra città di importanza fondamentale nel mondo antico, che permette di articolare più itinerari tematici.
Un percorso si snoda lungo la via dei sepolcri di età romana, splendida passeggiata che accosta l’aspetto storico a quello paesaggistico con affaccio sul mare e sull’isola Gallinara.
La città è invece un autentico museo a cielo aperto, dove si conserva ancora quasi intatto il tessuto urbano medievale, con i suoi edifici civili e religiosi, come il Battistero e la Cattedrale.
Il Museo Navale Romano consente un colpo d’occhio d’insieme sul territorio e, fra i vari reperti, custodisce parte del carico del primo relitto di nave romana studiato dagli archeologi subacquei italiani

● Imperia[foto 15]
La visita al Parasio permette di cogliere l’opportunità di conoscere più a fondo la storia di un antico borgo medioevale e delle sue trasformazioni nel tempo, dal XII al XIX secolo. Passeggiando tra piazze e carruggi caratteristici, si scoprono gli angoli più nascosti del volto originario della città, celati sotto il suo aspetto moderno .Un itinerario adatto ai curiosi, che svela vicende del passato trasmettendo i valori del patrimonio culturale del presente.
Il Museo dell’Olivo, partendo dall’antica Babilonia e seguendo poi le rotte di scambio utilizzate da Fenici, Greci e Romani, racconta in 18 sale la storia completa del simbolo della nostra cultura mediterranea, dalle prime testimonianze conosciute sino ad oggi, attraverso reperti archeologici, utensili antichi e moderni, supporti multimediali, ricostruzioni e pannelli esplicativi di alto valore didattico.
Naturale completamento di questa uscita è poi l’oliveto sperimentale in località Garbella, un ecomuseo all’aperto utile per far comprendere alle nuove generazioni il valore e l’importanza di conservare anche per il prossimo futuro il duro lavoro dei nostri antenati.

● Andora [foto 16]
Immergersi nella suggestiva ed affascinante atmosfera medioevale rievocata dalla splendida cornice dell’antico Borgo di Castello, uno dei fulcri della vita di corte dell’importante casata dei Clavesana fra XII e XIII secolo: cuore di tutto il complesso è l’imponente Paraxo, la residenza situata sulla cima del colle che, entro le poderose strutture medioevali, ha rivelato anche resti di età romana; vero gioiello del borgo è poi la Chiesa dei SS. Giacomo e Filippo affiancata dalla caratteristica porta-torre.
Dalla residenza fortificata alla torre difensiva, dalla chiesa in stile romanico alla coeva fontana, un ideale percorso di visita che spazia dal fasto dei nobili e del clero alla semplice quotidianità di popolani e viandanti, per un itinerario al di fuori del tempo in un luogo unico, dove le tracce del passato ancora in vita riescono a superare l’immaginazione degli storici.

● Mendatica [foto 17]
Sito di antica presenza neolitica e territorio di millenaria transumanza, quasi arroccato all’apice della Valle Arroscia, il borgo di Mendatica è da centinaia di anni una silenziosa ma attenta sentinella della catena delle Alpi Liguri. Situato in posizione strategica e da sempre terra di confine lungo la storica Via Marenca, risale con tutta probabilità al periodo neolitico, quando pastori e agricoltori già utilizzavano le vie di crinale e i valichi montani della zona per commerciare e condurre il bestiame al pascolo. Una vocazione, quella pastorale, che il paese ha conservato in parte sino ad oggi, con le numerose e suggestive malghe ancora sparse sul territorio.
Dal centro multimediale, al Museo Etnografico sino alla collezione di cartografia storica, che raccoglie riproduzioni di mappe risalenti al XVI-XVIII secolo, Mendatica si pone come ideale laboratorio didattico per la conoscenza delle sue antiche origini preistoriche e delle vicissitudini più recenti, quando militari, cartografi e umili pastori si incontravano sui medesimi itinerari a cavallo fra Liguria e Piemonte.

● Aquila d’Arroscia [foto 18]

Il laboratorio didattico di Aquila d’Arroscia trasporta indietro nel tempo attraverso oltre 10.000 anni di storia, per scoprire le vicende e i protagonisti di un territorio da sempre al centro delle più importanti vie di comunicazione che in antico univano i monti al mare. Dai cacciatori del Paleolitico ai pastori neolitici e dell’età dei metalli: un museo fuori dagli schemi, dove il visitatore diviene principale attore sul palcoscenico della Preistoria. Attraverso plastici e fedeli ricostruzioni di reperti ed utensili, sarà possibile cimentarsi in alcune delle attività tipiche della vita di quel periodo: dalla preparazione e cottura del pane, al taglio delle pelli sino alla tessitura, per conoscere la storia di più di 6000 anni fa da un nuovo e affascinante punto di vista.

● Cenova [foto 19]

Un paese di pietra, in cui esplorare vicoli e portali di un borgo antico, nel cuore della lussureggiante Valle della Giara, dove la presenza secolare di grandi signorie e abili artigiani ha lasciato tracce illustri tuttora visibili. Punto strategico di controllo della millenaria “Strada del Sale” e a lungo contesa fra Repubblica di Genova e Ducato di Savoia, Cènova ha dato i natali alla più importante famiglia di lapicidi dell’intero Ponente Ligure, che fra XV e XVI secolo hanno operato su tutto il territorio dell’attuale Provincia di Imperia, per firmare la loro opera più grandiosa a Tenda, nel maestoso portale della Collegiata. Camminando a testa in su alla scoperta di architravi, capitelli e sculture in pietra, sino ad osservare le tecniche antiche riprodotte con le abili mani di un intagliatore moderno, una singolare ‘caccia al tesoro’ condurrà gli studenti sulle orme di uno spaccato di storia ligure ancora poco conosciuto, dove i potenti si sono affiancati ad umili artigiani ed artisti, dando vita ad un luogo quasi sospeso nel tempo.

● Taggia [foto 20]

Il Convento dei Domenicani, Importantissimo centro di scambi culturali e religiosi per le genti del luogo sin dal 1400, e ancora oggi punto di riferimento per numerose attività pastorali aperte alla partecipazione dei laici, spicca con la sua grandiosità sull’abitato di Taggia, superstite dei più importanti avvenimenti verificatisi nella storia del Ponente. Custode di quadri, affreschi e polittici di alcuni tra i più notevoli artisti del Nord Italia, è un’oasi silenziosa e protetta dove il tempo ha avuto la possibilità di depositarsi senza traumi, tanto da creare un ideale punto di partenza per lo studio e la conoscenza dal vivo di uno degli aspetti più rappresentativi della nostra cultura.

● Dolcedo [foto 21]

La visita si snoda su mulattiere e antichi sentieri, attraverso ponti di pietra e suggestive cappelle, e vuole essere un’alternativa ai percorsi consueti e insieme un’occasione per mostrare ai partecipanti la presenza di antiche vie di comunicazione diverse dalle principali direttrici di movimento e scambio dei prodotti.
Una storia solitamente non scritta nei libri, che si può apprendere unicamente sul territorio, magari con l’ausilio del ricordo prezioso di chi in quei luoghi ha vissuto la propria intera esistenza.

● Diano Castello [foto 22]

Borgo medievale sorto nel X secolo a difesa della gente locale contro le incursioni saracene, poi sottomesso ai Marchesi di Clavesana e dal XIV secolo libero Comune, Diano Castello conserva ancora intatto il fascino dell’antico borgo medioevale, con l’oratorio romanico e i resti delle mura. Un luogo suggestivo dove conoscere come si viveva nelle città del Medioevo, camminando su antichi acciottolati e scoprendo frammenti di storia trascorsa.

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